Il primo gruppo Dura Ace lanciato sul mercato nel 1973

Il primo gruppo Dura Ace lanciato sul mercato nel 1973
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Descrizione

Il primo gruppo lanciato dalla Shimano sul mercato nel 1973 era a 6 velocità e si chiamava semplicemente Dura Ace, senza nessun tipo di sigla aggiuntiva.
I manettini del cambio, ovviamente, erano sul telaio. Il gruppo nella foto in alto.

 

Nascita e Storia dello Shimano Dura Ace : 

Dopo aver lanciato, alla fine degli anni Cinquanta, un cambio posteriore in alluminio (e l’omologo componente della Campagnolo era all’epoca ancora in acciaio… ), a metà anni Sessanta Shimano esce dai suoi confini, approcciando prima il mercato statunitense e qualche stagione più tardi l’Europa, “frontiera” fino ad allora intoccabile, continente dove il ciclismo competitivo è nato, dove la bici da corsa ha già segnato un bel pezzo della sua storia.

Entrare in mercati simili obbliga Shimano a realizzare componenti di livello elevato, oggi li definiremmo componenti “premium”, destinati all’agonismo di vertice, e per questo obbligati ad offrire requisiti di funzionalità ed altissima qualità.

A quell’epoca, in casa Shimano, un efficiente deragliatore posteriore a cinque velocità interamente in alluminio era già pronto, sul parallelogramma c’era stampigliata la scritta “Crane” ed era l’antesignano di quello che lì a poco sarebbe diventato il primo cambio di classe Dura-Ace.

A sancire l’esclusività della prima componentistica Dura-Ace rispetto a tutto il resto della produzione Shimano non era solo il largo impiego di duralluminio, ma anche il fatto che Shimano, nel 1972, creò una sezione indipendente all’interno dei suoi stabilimenti destinata solo alla produzione di questa serie. Poi, nel 1973, il grande salto: i componenti di classe Dura-Ace (ma sul cambio resterà scritto “Crane” fino al 1975) formano un vero e proprio gruppo completo, e vengono forniti a una squadra professionistica europea, la belga Flandria-Carpenter-Shimano.

A disposizione dei pro c’è un gruppo leggero ed efficiente, con ruote libere disponibili sia in versione a 5 che a 6 velocità, che a quei tempi erano cosa notevole.

 Gli allestimenti delle ruote libere? In linea con gli standard del tempo: 13-21 e 13-22 le scale più frequenti, ma – udite udite – nel bouquet di scelta tra cui potevano scegliere i corridori (o i normali amatori che questo gruppo potevano acquistarlo a un prezzo estremamente più competitivo rispetto alla concorrenza) c’era anche un 13-28 a sei velocità.

Al cambio vengono presto accoppiati un deragliatore con fissaggio a fascetta, le levette cambio da fissare al telaio con la classica fascetta, infine i due guida cavo che consentivano di veicolare – quello grande – i cavi in acciaio dei due deragliatori sopra la scatola movimento e quello piccolo di instradare il cavo cambio verso quest’ultimo.

Tutti i componenti sono realizzati con un alluminio temprato al rame e con magnesio e zinco come materiali leganti. Le caratteristiche di resistenza e leggerezza sono superiori rispetto alle leghe leggere più diffusamente utilizzate all’epoca

Anni a venire questa lega della serie 2000 verrà definita Avional, ma all’epoca, il termine più diffuso in tutto il mondo per etichettarla era duralluminio. Di qui appunto il nome Dura-Ace che viene stampigliato su tutti i componenti (tranne il cambio), che come detto sta per “duralluminio degli assi”. E il mito può cominciare.

Forse non tutti sanno che Dura Ace deriva dalle parole Duralumin (duralluminio, in italiano) ed Ace (Asso, in italiano).

Insomma, già il nome voleva indicare che si trattava del prodotto di riferimento in alluminio.In effetti, anche nel corso degli anni e con l’avvento del carbonio, Shimano è rimasta sempre fortemente legata all’alluminio.
Sono apparsi componenti in composito, come ad esempio le leve, ma parti fondamentali come la guarnitura ancora oggi vengono prodotte in alluminio (negli anni ricordiamo solo una versione di guarnitura Dura Ace carbon, che però ebbe vita breve).